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La carezza di uno sguardo che accoglie - Fausto Boccati, Andersen

Immagine del redattore: Gabriele ClimaGabriele Clima

Una tensione di fondo attraversa ed unisce le pagine di questo libro, la sensazione di qualcosa che richiede con urgenza di essere portato in superficie; ed è sostenuta da precise scelte narrative, come quella terza persona che l'autore intreccia alla voce intima del protagonista in una scrittura concitata che fin dall'inizio frammenta e confonde le due voci.

Un approdo stilistico e poetico che esprime bene, in questo suo ultimo lavoro. l'immersione di Gabriele Clima in un territorio che evidentemente non gli è estraneo. Si racconta di Nico, degli improvvisi assalti da parte di un lupo rabbioso che appare e scompare nel buio, e della belva senza nome che gli abita dentro, come in una tana.

Tra una crisi aggressiva e l'altra, quel che vediamo è un adolescente che se ne frega del mondo, delle regole imposte da genitori e professori, e che durante le frequenti fughe da casa trova facile sfogo nella compagnia di Leo, amico trasgressivo che lo coinvolge in situazioni rischiose, bevute e selfie estremi. Fra alterni momenti di lucidità e annebbiamento, Nico si muove disorientato, nella sotterranea ricerca di un centro interiore e di un argine esterno, ai quali aggrapparsi per riemergere.

E mentre Nico si protegge da un mondo per lui indecifrabile, il mondo, a sua volta spaventato da Nico, cerca di rimuoverlo, di contenere le sue sfide e normalizzare le sue angosce.

Appigli esterni per fortuna ne trova: un professore di arte che lo incoraggia a dar forma al suo mondo interiore attraverso la pittura (sforzo espressivo puntualmente censurato dal padre sotto strati di vernice bianca); uno psicologo che lo aiuta a nominare e integrare le parti "il tuo lupo… è una parte di te, Nico, è qualcosa che ti costituisce"; Claudia, nella quale riesce a intravedere "la sua parte più vera e più profonda", e che ha imparato ad amarlo per quello che è, imponendo però sani limiti al dilagare della sua distruttività.


Non ci sono in realtà personaggi secondari, ognuno è protagonista con le sue inquietudini da mettere a tacere, le sue paure da addomesticare. Clima non si risparmia e scava a fondo, con le potenti sferzate di un linguaggio scomodo e tagliente; ma sotto questa dura superficie offre al lettore la carezza di uno sguardo che accoglie, senza giudicarle, debolezze e corazze nascoste fra le tante sfaccettature dei personaggi, anche di quelli apparentemente più solidi: e qui 'rischiamo' di ritrovarci coinvolti in una profonda compassione per qualcosa che ci riguarda: le nostre istintive paure che diventano difese e poi gabbia, i nostri lupi pronti all'attacco contro la follia, le fragilità, il disagio.



 

LA STANZA DEL LUPO Edizioni San Paolo Anno di pubblicazione: 2016 192 pp. Prezzo di copertina: 14,50 euro

Età di lettura: dai 12 anni


 

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